Tra Cielo e Terra

In principio furono il Cielo e la Terra e tutto quello che vi si trovava nel
mezzo era stato creato. Da quel momento in poi tutto quello che venne
dopo fu generato.
Il cielo è la vetrina delle stelle, è la cornice dell’universo, dei sogni e delle
fantasie. Durante il giorno ospita la luce e la sua rifrazione lo colora di
celeste, durante la notte assomiglia ad un puntaspilli, ed ognuno di loro
riflettendo la luce splende.
La Terra è la madre di ogni cosa, sprizza energia, trasforma il calore in
vita, è la casa di tutti noi, ci dà forza e risorse è calda ed accogliente.
Il cielo nutre la terra con la pioggia, il vento ed i fulmini, la terra accoglie
l’acqua e la nasconde nelle sue recondite profondità; il vento ne modella
la superficie ed insieme all’acqua ne scolpisce la faccia, i fulmini ne
ricaricano l’energia positiva.
Intere generazioni hanno calpestato la Madre Terra, sfruttata,
conquistata, contesa, saccheggiata dalle risorse, eppure ad ogni nuovo
giorno lei ha continuato ad ospitare amorevolmente i suoi figli, gli uomini, gli animali e le piante. Ha dato loro una casa, un riparo uno scopo di vita.
Allo stesso modo il cielo è tormentato da inquinamento, scie chimiche,
gas serra, conquistato dagli uomini con aerei, razzi e satelliti, eppure
concede sempre ai sui figli ciò di cui hanno bisogno per vivere.
Il cielo e la terra si toccano, e non è dato sapersi dove finisce l’una e
comincia l’altro. Il confine è invisibile ed è concepito solo dagli uomini,
solo questi sono così sciocchi da mettere dei confini su ogni cosa.
Ogni giorno gli uomini affrontano la vita, si muovono, mangiano,
interagiscono, consumano, utilizzando le risorse che la Madre gli fornisce e respirano, inquinano, immettono gas nell’atmosfera, utilizzando anche le risorse che il cielo gli offre.
Eppure la Terra ed il Cielo erano li prima dell’uomo, e si sono sempre
messi a disposizione disinteressatamente, senza chiedere niente in
cambio.
Così gli uomini, gli esseri più approfittatori dell’universo potrebbero
convincersi di avere l’universo in pugno, di poterlo tenere sul palmo della
mano, e magari i chirologi, gli studiosi della mano potrebbero convincersi attraverso il suo studio, di scoprire altri segreti dell’universo.
Così nella chirologia si impara a leggere la mano; alle parti carnose del
palmo sono stati dati nomi che corrispondono ai nomi dei pianeti, quindi
possiamo osservare ad esempio il monte di Venere, di Apollo, di Saturno,
di Mercurio o di Giove, e alle linee presenti sono assimilate la vita, il
cuore, il destino, e secondo la chiromanzia sono segni infallibili della sorte dell’uomo.
Se facessimo di una nostra mano il cosmo, all’interno del suo palmo
potremmo distinguere due punti molto importanti; il primo si trova,
immediatamente sotto l’intersezione tra l’indice ed il medio, il secondo si trova nel tallone della mano in corrispondenza dell’avvallamento che
troviamo tra il monte del pollice e l’attaccatura del polso; questi 2 punti
vengono tradizionalmente chiamati nella cultura orientale Ten e Chi, Cielo e Terra per noi occidentali. La cosa stupefacente è che questi due punti seguono idealmente quella che è tradizionalmente chiamata linea della vita.
Ora senza volere provare a leggere la mano, ammesso che si creda a
questa pseudoscienza, questa trasposizione ci rivelerebbe che tra il cielo
e la terra si svolge la vita dell’uomo; sempre con i piedi per terra e con la
testa rivolta al cielo, con le radici ancorate al suolo e la testa perennemente tra le nuvole.

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