Il potere di un abbraccio

L’uomo è un essere senziente, ha cioè la capacità di esprimere e di
recepire sensazioni.
L’emergere delle sensazioni, travolge con impeto l’anima di chi le
accoglie, provoca sgomento e turbamento, riempie il cuore.
L’abbraccio è un gesto primordiale, è un bisogno istintivo del bambino
alla nascita; i neonati infatti hanno una innata tendenza a ricercare la
madre, pur non essendo in grado di metterne a fuoco il volto, ne sentono
l’odore e allungano le braccia ed il collo nella ricerca del seno materno. È
quindi una necessità, un bisogno fisico, come bere o mangiare, respirare o
dormire.
Alla nascita, la Mamma che accoglie con un abbraccio il figlio, gli
trasmette calore, protezione ed amore. I due corpi stretti l’uno all’altro
sprigionano energia positiva e nei primi mesi sono talmente in sinergia da
essere dipendenti l’uno dall’altro, quasi ad essere due parti della stessa
unità. Quando Il figlio comincia a muovere i primi passi è l’abbraccio del
Padre che lo rende sicuro, che lo protegge dai perigli della vita e lo mette
in guardia dalle insidie. È il Padre che ritornando a casa dopo il lavoro lo
aspetta sul ciglio dell’uscio per dare e per ricevere un abbraccio, per
trasmettere con il calore del corpo, ciò che ha nel cuore.
Le interazioni del Padre e della Madre con il figlio, hanno un ruolo
fondamentale nel coinvolgimento del neonato, nel suo sviluppo e nella
sua crescita. Gli abbracci tramessi dai genitori, permettono ai bimbi di
acquisire più competenze cognitive e motorie, di godere elevati livelli di
salute fisica e mentale, e di essere più sicuri di sé, curiosi ed empatici.
Per donare un abbraccio, bisogna allargare le braccia, aprire le mani e
tendere le dita, porgere il petto, assumere una espressione del viso
serena ed accogliente; tutto in queste movenze è sinonimo di
trasmissione di energia e connessione che lega spiritualmente. Allargare
le braccia e tendere le mani verso l’altro è un segno di aspirazione, un
proponimento appassionato di connettere il se con l’altro e di accoglienza
sincera. Nel porgere il petto, senza barriere senza paura, lasciandosi
andare con la massima fiducia, porgendo il cuore all’altro si assume un
atteggiamento di fiducia profonda che produce un sentimento di
speranza, sicurezza e tranquillità. L’espressione del viso, che può essere di
amore, di tenerezza, di passione, di sostegno, di complicità è in grado, di
perdonare, di consolare, di trasmettere amore profondo, può esprimere
molto di più e meglio di tante parole.
Nella maggior parte delle culture gli abbracci sono considerati una
espressione generica di affetto, che può essere praticata anche in
pubblico, senza essere considerata inopportuna. Anzi gli abbracci sono
spesso contagiosi e terapeutici e generano sensazioni ed energia positiva
in coloro che vi assistono o che vi sono coinvolti.
Vi sono alcune evidenze scientifiche che dimostrano come gli abbracci
portino dei benefici a livello fisiologico, infatti sembrerebbe che durante
gli abbracci aumenti il livello di ossitocina e diminuisca la pressione
sanguigna; riducono l’ansia e lo stress, riducono il senso di solitudine,
favoriscono il buonumore e rinforzano i legami, rafforzano il sistema
immunitario, aiutano a tenere sotto controllo la frequenza cardiaca ed il
flusso del sangue, proteggono il cuore dalle malattie cardiovascolari,
quindi se non altro possono essere un ottimo toccasana.
È comunque provato che gli abbracci donano pace, amore e serenità,
sono la strada più diretta e veloce per connettersi al livello più profondo
con gli altri, sono un dono prezioso, sprigionano energia positiva
coinvolgente e sono un luogo magico da esplorare.
Donate abbracci e trasmettete le vostre emozioni, abbandonatevi,
chiudete gli occhi e respirate, il vostro cuore ve ne sarà grato.

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